L'esperienza con la pittura impressionista, e con la pittura contemporanea italiana, del primo periodo ha il pregio di condurre la sua ricerca verso l’area del cosiddetto informale, che Bertrand ha la fortuna di incontrare negli anni cinquanta e sessanta del novecento, in un momento di particolare suggestione per l’arte italiana ed internazionale. La sua arte allora, come presa da una forza irresistibile, si avvita attorno al tema della natura-materia, considerato in un riferimento quasi cosmogonico. L’arte per lui deve essere percezione e concretizzazione plastica di questa tensione verso il futuro. E da questo punto di vista allora non sono affatto episodici o saltuari gli stimoli che gli provengono anche dallo spazialismo di Fontana, da cui tuttavia Bertrand si distingue per una concezione del futuro in cui la tecnologia appare forse nel suo volto inquietante, più che possibilmente liberatorio.
Le opere presentate in questa sezione documentano il senso profondo della ricerca di Bertrand, la sua particolare sensibilità nell’afferrare simbolicamente e plasticamente il nucleo palpitante della materia e renderla realtà viva, quasi esistenziale. Composizioni, le sue, la cui genesi sembra essere il prodotto del caso, del destino, di eventi fortuiti, ancorché imprevedibili. La materia nella sua evoluzione é mistero indecifrabile, questo il principio artistico, il filosofico lascito intorno al quale ruota la fantasia espressiva di Bertrand.
(Dr. Teodosio Martucci, da Rivista Artecultura in occasione della Mostra personale di A. Bertrand presso la rassegna ArteFiera di Padova del Novembre 2022) .
Opere di Amleto Bertrand, tra i pittori Italiani dell’espressionismo informale ed astratto degli anni ‘60 e ‘80.
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